Siamo costretti a rimanere giornate intere, dalla mattina alla sera a seguire corsi in aule sovraffollate. Abbiamo una paio di ore di buco al giorno, dove possiamo consumare un pasto veloce e studiare qualcosa ( e si sennò col cavolo che passi gli esami).
Ecco come ci si muove:
- Ore 08:00 arriviamo all'università, parcheggiamo e prendiamo i posti nelle aule
- Ore 08:30 comincia la lezione
- Ore 09:30 l'aria in aula è irrespirabile, l'impianto di condizionamento è spento per risparmiare il 20% sui costi di energia elettrica.
- Ore 11:30, si suda si vaneggia, con quel caldo soffocante non si riesce a seguire, ma se vuoi passare l'esame devi soffrire come un cane e cercare di sopportare.
- Finisce la lezione alle 13:30, di corsa alla mensa
- Per cominciare a mangiare ci vogliono le 14:10, sia per arrivare alla mensa che per fare la fila chilometrica.
- Si comincia a mangiare e alle 14:30 - 14:40 si esce (dopo aver mangiato le solite schifezze propinate dalla cascina, indagata per aver fornito cibo avariato e scaduto in puglia, ma questo è un'altro discorso)
- A questo punto si cerca un'aula di studio, ovvero una semplice sedia e un tavolo dove studiare.
- Ore 15:20 si scopre che le aule di studio ( tavoli e sedie malconci con neon lampeggianti, senza finestre, ma ci accontentavamo) sono scomparse per far spazio a uffici di professori, e guardacaso ogni docente ha il suo CONDIZIONATORE PRIVATO, che puo accendere quando gli pare e piace, la sua finestra e le tendine alla veneziana.
- Ore 15:30, ricomincia la lezione, siamo più morti che vivi.
- Il solito caldo, la solita aria afosa e umida con i respiri di 200 studenti in un'aula da 150 posti, ma DOBBIAMO SOPPORTARLO.
- Ore 19:30 finiscono le lezioni
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